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Antonio Formicola, suicidio nel Comune di Ercolano: le foto

Da lì l'escalation: Formicola si è cosparso di benzina e si è legato a una corda, è uscito sul balcone per mettersi a cavalcioni sulla ringhiera e si è dato fuoco con un accendino trasformandosi rapidamente in un rogo umano. A quel punto la corda alla quale era legato si è spezzata, lasciandolo cadere dal primo piano. Subito trasferito nel reparto grandi ustionati dell'ospedale Cardarelli di Napoli, Antonio Formicola è deceduto poco dopo per le gravi ustioni e le fratture: l'uomo era vedovo e con due figli grandi.
Nella sequenza drammatica anche una persona sarebbe rimasta ferita, colpita alla testa da un estintore lanciato da una finestra per spegnere le fiamme: secondo il quotidiano Repubblica, sarebbe un uomo di nome Rocco (non è ancora noto il cognome), 36 anni, che ha riportato un trauma cranico e un taglio profondo al capo tale da richiedere trenta punti di sutura. Il tutto mentre davanti al palazzo comunale si raccoglieva qualche centinaio di persone che protestavano contro il sindaco e l'amministrazione comunale al grido di "assassino". Le forze dell'ordine sono intervenute per impedire ai manifestanti di entrare nel palazzo.