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venerdì 8 marzo 2013

Germania, trovato veleno per topi in insalata proveniente dall'Italia

In Germania le autorità hanno lanciato l'allarme per una partita di insalata romana importata dall'Italia contaminata da veleno per topi.
L'insalata fa parte di un gruppo di 110 cassette vendute nella regione di Reno-Meno: 105 sono state distrutte mentre delle cinque che mancano all'appello una sarebbe già stata venduta.

Delle cinque cassette mancanti, una è stata venduta in un mercato della cittadina di Offenbach, mentre altre quattro sono già state smerciate ai consumatori da venditori ambulanti. Per ora non si hanno notizie di avvelenamenti. L'agenzia Dpa scrive che il commerciante tedesco all'ingrosso Oezdemir di Francoforte ha ritirato tutte le insalate del produttore «Ortofrutticola La Trasparenza».

Il Ministero della Salute ha allertato gli assessorati della Regione Lazio e della Regione Veneto per l'adozione di eventuali misure cautelari dopo la segnalazioni di insalata contaminata da un topicida in Germania arrivata dall'Italia. «Non si può escludere che la contaminazione possa essere avvenuta nel magazzino del grossista tedesco - fa sapere il ministero in una nota - atteso che per altro il riscontro è stato effettuato in autocontrollo e non in seguito ad un controllo ufficiale delle autorità tedesche».

Il Ministero della Salute a scopo cautelativo ha avviato tutte le procedure previste e contestualmente ha chiesto alle Autorità tedesche di effettuare controlli anche sulla ditta tedesca. Il Ministero ha anche confermato che una busta di veleno per topi 'non integra' è stata rinvenuta in una cassetta di legno aperte di lattuga romana, dunque non confezionate, su 110 cassette fornite ad un grossista tedesco da una ditta veneta. Il rinvenimento è avvenuto durante un autocontrollo effettuato dal grossista che ha informato le autorità tedesche. La notifica è avvenuta ieri, 7 marzo, attraverso il sistema di allerta della Commisssione UE.

«Occorre fare al più presto massima chiarezza ed evitare inutili e dannosi allarmismi». Lo sostiene la Cia-Confederazione italiana agricoltori in seguito all'allarme in Germania per una partita di insalata contaminata da veleno per topi importata dall'Italia. «Questa nuova vicenda - afferma la Cia - rischia di innescare una spirale pericolosa a danno dell'agroalimentare del nostro Paese che, nel rispetto della sicurezza, ha sempre prodotto qualità e tipicità. Per questa ragione serve un immediato chiarimento anche per scongiurare conseguenze per le nostre esportazioni di verdure in Germania che ogni anno si avvicinano ai 400 milioni di euro di fatturato. È poi quanto mai necessario - avverte l'organizzazione agricola - che si verifichi concretamente in quale parte della filiera è avvenuta la contaminazione. Sarebbe assurdo mettere sotto accusa ingiustamente i nostri produttori che sempre si attengono alle regole e lavorano per la valorizzazione della qualità nel pieno rispetto della sicurezza alimentare».

Sono partite dall'azienda «Ortofrutticola La Trasparenza» di Angri (Salerno), specializzata nella commercializzazione di prodotti ortofrutticoli, le cassette di verdura nelle quali sono è stato rinvenuto del topicida. Il titolare dell'azienda, Antonio La Mura, di 51 anni, contattato dall'Ansa, respinge ogni responsabilità. «L'insalata - dice - non era confezionata e io non uso topicida. Come si fanno i tedeschi a lanciare queste accuse? Io non vendo direttamente in Germania, ma solo ai mercati generali. Ci sono altri intermediari che portano la merce sui singoli mercati, in Italia e all'estero, dopo averla stoccata in magazzini. Come si fa a dire che il topicida non sia stato messo in uno di questi passaggi? Se fossero state trovate tracce di fertilizzanti - conclude La Mura, sottolineando di lavorare nel settore ortofrutticolo dal 1977 e di non aver mai avuto problemi del genere - potrei essere accusato di non aver controllato l'insalata, ma rispetto al topicida io e la mia azienda non c'entriamo».

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